Amor quando mi membra li temporal che vanno che m'han tenuto danno già non é maraviglia s'io sconforto. Però talor mi sembra ciascuna gioia affanno e lealtate inganno e ciascuna ragion mi pare torto. E paremi vedere fera dismisuranza chi buon'uso e leanza voglia a lo mondo già mai mantenere. Più che'n gran soperchianza torna per me piacere e'n gran follia savere per ch'io son stato lasso, in gran erranza. |
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
contro le porte della notte
e i passanti che passano li segnano a dito.
Ma i ragazzi che si amano
non ci sono per nessuno
ed è la loro ombra soltanto
che trema nella notte
stimolando la rabbia dei passanti.
La loro rabbia, il loro disprezzo, le risa, la loro invidia...
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno.
Essi sono altrove, molto più lontano della notte,
molto più in alto del giorno,
nell'abbagliante splendore del loro primo amore...
La Notte, che tu vedi in sì dolci atti
dormir, fu da un angelo scolpita
in questo sasso, e perchè dorme ha vita:
Destala, se nol credi, e parleratti.
Caro m' è 'l sonno, e più l'esser di sasso,
mentre che 'l danno e la vergogna dura:
Non veder, non sentir, m' è gran ventura;
però non mi destar, deh! parla basso.